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Nel 2055 la Terra appare devastata. I cambiamenti climatici hanno scatenato ogni genere di violento fenomeno atmosferico e hanno condannato tutte le più importanti capitali mondiali e le loro popolazioni. Dall'alto di un'imponente torre situata su quel che resta della calotta artica, un uomo che ha costruito un immenso archivio della storia artistica e culturale dell'umanità, si domanda di fronte ad un database di vecchi filmati e interviste raccolte cinquant'anni prima: "Avremmo potuto evitarlo?"
Il linguaggio delle campagne di sensibilizzazione ha scoperto con un certo ritardo la componente suggestiva e spettacolare del cinema. Se prima calcava principalmente sulla forza del messaggio o sulle potenzialità estetiche del medium, da qualche tempo preferisce concentrarsi sul modello high concept del cinema hollywoodiano, quindi meno sullo shock che sulla familiarità e sul dinamismo della rappresentazione. All'incrocio ideale fra pedagogia e intrattenimento, fra Una scomoda verità e The Day After Tomorrow, si colloca la docu-fiction The Age of Stupid.
The Age of Stupid is a 90-minute docu-film about climate change, set in the future. Oscar-nominated Pete Postlethwaite (In The Name of the Father, Brassed Off) stars as a man living alone in the devasted world of 2055, looking back at “archive” footage from 2007 and asking: why didn’t we stop climate change when we had the chance?
It is similar di an Inconvenient truth .
Emma
L'ho visto alcuni anni fa, è molto interessante e soprattutto fa riflettere moltissimo!
RispondiEliminaGrazie, lo guarderò!
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