Il 31 luglio è il mio ultimo giorno di lavoro.
Mi sono decisa in una giornata di maggio, triste e piovosa.
Lo so, in questi ultimi 3 anni non ho fatto altro che lasciare e riprendere il mio lavoro, come un fidanzato amato e odiato al tempo stesso che mi manca quando non c'è e che detesto quando c'è.
Alla fine ha prevalso, come sempre, l'istinto materno.
Il prossimo Settembre Matteo frequenterà la scuola elementare e non volevo che frequentasse a tempo pieno.
Voglio occuparmi personalmente dell'istruzione di Matteo. Se avessi altri figli avrei optato per
l'home schooling ma, visto che è figlio unico ho deciso per il modulo con 2 rientri settimanali.
Anche se so che la socializzazione c'è a prescindere dalla scuola, immagino che un figlio unico muoia di solitudine senza frequentare quotidianamente i compagni.
La scuola, seppur molto lacunosa dal punto di vista didattico, è pur sempre una palestra di vita sotto tutti gli altri punti di vista.
Non posso stare senza lavorare. Purtoppo con uno stipendio solo non riusciamo ad andare avanti. Tanto più adesso che il mio compagno è in
cassa integrazione. Cercherò un nuovo part time, magari più vicino a casa mia in modo da non dover impiegare 2 ore per raggiungere il luogo di lavoro.
Non importa cosa farò.
Quello che voglio dire è che non ho pretese e nessuna ambizione.
Eh si,
fare la pedagogista mi piace davvero tanto. Adoro il contatto con i bambini e mi piace poter programmare per loro attività ludico-didattiche, mi piace aiutare le maestre e mi piace la vita della scuola.
Magari tornerò, quando Matteo sarà un pò più grande, ma per ora no. Non voglio togliere tempo a lui ed alla sua istruzione.
Mi arrangerò e sono sicura che riuscirò presto a trovare qualcos'altro.
Non mi spaventa "la crisi" nè la situazione assolutamente incerta.
Sono appena guarita dalla
polmonite che ha colpito prima mio figlio e poi anche me e vedo le priorità in maniera diversa.
Non si mangia con le priorità ma Incentiverò scambi e baratti, aumenterò l'autoproduzione e cercherò un nuovo part time.
Auguratemi in bocca al lupo.
in bocca al lupo! non ti pentirai di niente, davvero. te lo dice una insegnante che ha scelto la verticalizzazione, metà stipendio e metà contributi, ma alla fine la vita è qui e ora, con le mie bambine che hanno bisogno di affetto e compagnia:)
RispondiEliminakatia
Complimenti!
EliminaIn bocca al lupo! Sei una donna così piena di risorse che niente potrà fermarti.
RispondiEliminaTi ammiro tanto e ti auguro di realizzare tutto ciò che ti sta a cuore!
Certamente ti auguro in bocca al lupo,,,,,,vedrai che qualcosa con minor impegno di tempo lo troverai, sicuramente non rimarrai in ozio e nel frattempo potrai rimanere di più con tuo figlio,,,,,,,Ti auguro anche una buona estate.
RispondiEliminaHo fatto anche io la tua scelta tanti anni fa, quella di rinunciare al lavoro per per crescere i figli. Non me ne sono pentita, in fondo ho solo rinunciato a cose superflue e quando è stato il momento mi sono inventata un lavoro, non mi da da mangiare, ma qualcosa fa!
RispondiEliminaIn bocca al lupo! Eccome!!!
In bocca al lupo!!! Hai tutta la mia stima e ammirazione!!
RispondiEliminaIn bocca al lupo!
RispondiEliminaDecisione difficile ma saggia! Io ora sono a casa in maternità obbligatoria, ma sto pensando ad un part time, anche a costo di dover cambiare lavoro. I figli vengono prima di tutto e non mi piace l'idea di "parcheggiarli" in qualche asilo/scuola tutto il giorno. I soldi sono importanti, ma la felicità e l'amore di più.
RispondiEliminaIn bocca al lupo!